MER 13 – Oltre il silenzio

Raccontare i silenzi e superare le paure: #CalabriaOltre la narrazione a Scilla in passerella

Bottero: «Stiamo creando uno scollamento tra ciò che si vive e ciò che si racconta». De Bernardo: «L’omertà comincia quando finisce la purezza e finisce quando si ritrova la dignità»

Il silenzio dell’omertà, delle parole vuote, delle domande non formulate, della paura delle risposte. Scilla in passerella, l’evento organizzato dalla Filodrammatica Scillese con la direzione artistica di Ossi di Seppia e Sabbiarossa Edizioni, ha scelto di sviscerare la #CalabriaOltre la narrazione attraverso il valore ambiguo del silenzio, aprendo la serata con il “testimone silenzioso” di Kieslowski: «In ogni episodio del decalogo del regista polacco c’è un personaggio che sta fermo, scruta e non interviene mai» ha ricordato il giornalista Alessandro Russo «come una parte dei calabresi che osservano quanto accade loro intorno e continuano ad aspettare». Testimoni silenziosi. «Per narrare la Calabria non si può prescindere dal raccontarne i silenzi, superandoli cercando di ascoltare» ha sottolineato Paola Bottero. «Quando l’apparenza diventa sostanza» ha continuato la giornalista, autrice del romanzo Cartavetrata, «è facile usare la stampa per raccontare una realtà sublimata. Ognuno di noi può passare il segno, diventare colui che lancia il personaggio e non la notizia. Noi giornalisti rischiamo di fare quanto già sperimentato dai politici: creare uno scollamento tra ciò che si vive e ciò che si racconta».

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Uno scollamento che non può prescindere dai tabù culturali: per lo scrittore Mimmo Gangemi «il silenzio ha purtroppo delle giustificazioni forti, è sintomo di una difficoltà di esporsi in un luogo in cui lo Stato ha spesso abdicato alla sua funzione. Il silenzio è spesso paura, è vero, ma io continuo a rivendicare il diritto di non essere eroi». Il magistrato antimafia Antonio De Bernardo ha però ricordato che questo stesso diritto «non può diventare un alibi per la rassegnazione diffusa. Ci sono, esistono persone che decidono di raccontare la verità anche in situazioni difficili, e quando questo accade riacquistano un modo di essere vivi che avevano perso. Ho visto persone rinascere attraverso la denuncia. La verità redime». Dal canto suo il regista de Il Sud è niente Fabio Mollo ha evidenziato che «rifiutarsi di conoscere la verità è già un modo per ometterla. Costruire un film sul silenzio è stata una sfida per dimostrare che la mia generazione sta dando segnali di voler andare oltre la paura e soprattutto il retaggio antico della diffidenza reciproca».

Segnali deboli ma esistenti, quelli catturati da Scilla in Passerella in un Lido Francesco stracolmo di persone decise ad andare oltre le narrazioni stereotipate. «Non è che parlare dei mali di questa terra è parlare male» ha continuato De Bernardo. «Occorre avere il coraggio di urlare due verità, che la ‘ndrangheta esiste e va sconfitta e che la Calabria è una terra bellissima. L’omertà comincia quando finisce la purezza e finisce quando si ritrova la dignità: quando questo succede, non importa più se lo stato non funziona come dovrebbe, si ritorna vivi». Una redenzione che parte da dentro: Alessandro Russo ha quindi chiesto ai relatori, citando Corrado Alvaro: «Quanto del vostro lavoro è sentirsi responsabili e chiedere scusa per il mondo come va?» Sfaccettate le risposte: «Per me, che vengo dal Gebbione» ha ricordato Mollo «diventare regista è stato importante per tentare di contribuire ad una narrazione differente. Debuttando insieme, facendo gioco di squadra». «Io non sento né di dover chiedere scusa né di dover insegnare qualcosa» ha affermato Gangemi «anche se noi che lavoriamo con le idee abbiamo una forte responsabilità nell’alimentare i pregiudizi dall’interno». Per Paola Bottero «l’unico modo per chiedere scusa è iniziare a guardarsi dentro, prendere coscienza dei propri sbagli, rifiutare facili assoluzioni nei confronti di se stessi. Chiedere scusa significa smettere di essere indifferenti, e iniziare a dire cose scomode per porsi insieme delle domande. Perché di narrazione in narrazione si è costruito un mondo che non c’entra con la realtà».

Durante il dibattito è stato offerto un rinfresco a cura del Lido Francesco.

Oggi Scilla in Passerella si chiude in Piazza San Rocco alle ore 21.30 con la #CalabriaOltre i commissariamenti: Aldo Aldi intervistato da Filippo Teramo.

Trovi la notizia anche su:

Il Garantista – 14/08/14

Il Quotidiano della Calabria – 14/08/14

MAR 5 – il varo al Bleu de Toi

Scilla in Passerella leva gli ormeggi: le note della sirena Pisano in attesa delle parole di Gratteri

Ieri, martedì 5 agosto, la presentazione della rassegna nell’incantevole cornice di Chianalea. Domani, giovedì 7 agosto, in piazza San Rocco, dalle 21:30, #CalabriaOLTRE i tribunali: Nicola Gratteri intervistato da Paola Bottero. A seguire il concerto degli Hantura

Una pedana sul mare. Perché occorre ricominciare a navigare, dove non c’è più terra dove andare. Questa la suggestione che ha condotto ieri sera, al Bleu de Toi di Chianalea, l’equipaggio di Scilla in Passerella, rassegna culturale che fino al 14 agosto vedrà impegnati ventisette ospiti tra scrittori, magistrati, giornalisti e protagonisti della politica per ripartire dalla rocca di Scilla e, come gli antichi pescatori sulla passerella del pescespada, andare oltre. #CalabriaOLTRE non è solo l’hashtag lanciato dai direttori artistici della rassegna, Sabbiarossa Edizioni e Ossi di Seppia, cui l’organizzatrice Filodrammatica Scillese ha demandato la scelta dei contenuti che verranno declinati fino al 14 agosto. #CalabriaOLTRE è anche un contenitore, perché, come ha sottolineato Filippo Teramo, conduttore della serata, «per portare al largo la passerella serve un equipaggio coeso e numeroso»: a organizzatori e direttori artistici si sono affiancati l’hotel Le Sirene, il Lido Francesco e il ristorante Bleu de Toi, che hanno messo a disposizione le location, i patrocinatori – Comune di Scilla e Provincia di Reggio Calabria – cha hanno aiutato nella logistica, i partner, che si sono imbarcati credendo nell’orizzonte #oltre: Scilla Eventi, Progetto 5, Radio Touring 104, Gal Basso Tirreno.

Le note di Cilea, Bocelli e Dalla, magistralmente interpretate dalla soprano Eleonora Pisano, hanno dato un valore aggiunto e una direzione alla partecipatissima presentazione in cui Marisa Larosa e Josephine Condemi hanno illustrato le tappe del percorso che partirà domani sera, giovedì 7 agosto, alle 21.30, in piazza San Rocco. «Vogliamo contaminarci e raccontare una Calabria diversa», ha spiegato Teramo. E così sarà, a partire dalla #CalabriaOLTRE i tribunali, serata in cui il procuratore aggiunto della Dda di Reggio Calabria, Nicola Gratteri, sarà sollecitato dalle domande di Paola Bottero.

L’anteprima al Bleu de Toi ha raccontato una Calabria diversa che passa, come evidenziato dal presidente del Parco Nazionale dell’Aspromonte Giuseppe Bombino, «dal diventare da oggetto, soggetto di narrazione. L’Aspromonte è il suo mare, è contaminazione tra climi, popoli e culture e vuole narrarsi, dire la sua verità e raccontare la sua storia millenaria». Contaminazione, sinergia e impegno derivante dall’identità le parole chiavi di tutti gli interventi: se per Aldo Aldi, commissario comune di Scilla «è necessario che i migliori non si sottraggano all’amministrazione della polis, della loro città, riscoprendo il senso di appartenenza», per Eduardo Lamberti Castronuovo, assessore provinciale alla cultura e alla legalità «occorre un senso di pragmaticità che deriva dal conoscere ciò di cui si parla, quindi le proprie radici e la propria cultura, per poterla poi esportare». Per Antonio Alvaro, presidente GalBatir, «qualcosa si sta muovendo, ma occorre mettersi a un tavolo con gli enti istituzionali per concretizzare sinergie proficue anche in relazione ai fondi europei Horizon 2020», mentre Nicodemo Vitetta, presidente Proloco Gioiosa Jonica, si è impegnato ad avviare un dialogo per far rinascere una Proloco sotto la rocca.

La passerella ormai è in mare, on e offline: il sito www.scillainpasserella.com contiene tutti i dettagli, i percorsi futuri e i dietro le quinte della rassegna, dalla mappa dei luoghi alla descrizione delle singole serate, con foto e biografia di ciascun ospite, passando per i videoracconti di quello che Scilla è stata e di ciò che può ritornare ad essere; l’hashtag #CalabriaOLTRE sta diventando virale in attesa della prossima tappa, giovedì 7 dalle ore 21.30 a Piazza San Rocco, dove ci si chiederà se esiste una #CalabriaOltre i tribunali, con Nicola Gratteri (procuratore aggiunto della Dda di Reggio Calabria) intervistato da Paola Bottero (giornalista, scrittrice, editrice e conduttrice di Ossi di Seppia) e, a seguire, Hantura in concerto.

Trovi la notizia anche su:

Gazzetta del Sud – 07/08/14

Il Garantista – 07/08/14

Scilla, il lavoro, la passerella

La tradizione della passerella, il viaggio e il valore del lavoro. Per raccontare una storia sempre e mai uguale a se stessa, attraverso le voci e i volti dei proprietari delle strutture che ospiteranno Scilla in Passerella.

Tonino Polistena – Bleu de Toi

Francesco Zagari – Lido Francesco

Aldo Bergamo – Hotel Le Sirene